Ultima modifica: 27 Gennaio 2023

Un invito a non dimenticare

La memoria è fondamentale, la memoria è importante. Non rappresenta solo l’immagine di qualcosa che è stato, ma ne fissa nell’umanità l’idea, generando cultura, conoscenza e alimentando riflessione. La memoria fa sì che la storia narrata attraverso quell’idea non si ripeta, la memoria ha un suo insegnamento e una sua morale. Ed è questo che dobbiamo imparare, ed è questo che vogliamo insegnare: attingere alla memoria, esaminare i contenuti attraverso un processo a volte difficile, a volte anche lento, frutto di studio, di confronto, di riflessione, di maturazione.
Questo l’invito che oggi, 27 Gennaio 2023, l’Istituto Comprensivo” Dante Alighieri” e l’Ente comunale di Villa Castelli rivolgono agli studenti delle classi terminali del primo ciclo: meditare che questo è stato e scolpire nei cuori la memoria di quanto accaduto.
Non dimenticare è il dovere di tutti noi ed è proprio questo il messaggio che parte dal Comune di Villa Castelli, nelle persone del Vicesindaco Francesco Amico, dell’Avvocato Maria Siliberto e dell’Avvocato Francesco Nigro e che in collaborazione con l’illustre e stimato avvocato Augusto Conte e la Dirigente Scolastica Dott.ssa Grazia Anna Monaco arriva alle orecchie, alla mente e al cuore di tutti noi.
La legge 20 luglio 2000, n. 211 istituisce il «Giorno della Memoria» in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, pertanto la giornata di oggi ci impone di aprire gli occhi di fronte alla banalità del male che cerca di ripetere se stesso. È, infatti, attraverso il ricordo e la memoria che si aiuta la formazione e la crescita della coscienza dei giovani che potranno così essere a loro volta portatori di conoscenza e valori di tolleranza verso le generazioni future per non dimenticare mai le vittime dell’Olocausto.
Lei pensa che se scoppiasse una guerra nel cuore della civile Europa, oggi come allora, si potrebbero presentare le discriminazioni e le atrocità che noi giovani abbiamo studiato sui libri? anche con la cultura che ci caratterizza? anche dopo aver percorso tanti gradini della scala che porta al progresso e dopo tutto quello che la storia, maestra di vita, ci ha insegnato? Le domande proposte dagli studenti al relatore avvocato Augusto Conte convergono tutte verso questo unico, martellante interrogativo che evidentemente preoccupa i ragazzi e li
sollecita ad una riflessione profonda sul tema.
Con sapiente semplicità, la risposta del relatore sottolinea come il virus della discriminazione, dell’odio, della sopraffazione, del razzismo non rimane, purtroppo, confinato nelle pagine di storia della prima metà del ‘900, ma appartiene strettamente ai comportamenti dell’uomo e debellarlo è dovere di tutti, perché riguarda il destino stesso del genere umano.
Ed ecco che il dialogo tra l’avvocato Conte e i ragazzi si fa più vivo, lo scambio di considerazioni e riflessioni diventa un arricchimento reciproco, gli interrogativi si fanno urgenti e molteplici altre domande risuonano, come sempre succede tra i muri della scuola, nelle aule e negli spazi comuni, fino al messaggio finale che gli ospiti intervenuti oggi a scuola, fautori di una lezione così importante, formativa e nel contempo difficile da imparare: il tempo scorre e la memoria degli accadimenti con esso si affievolisce e scompare nell’oblio.
La storia resta scritta tra le pagine di un libro destinato ad ingiallire, l’orrore diventa tollerabile e le coscienze si anestetizzano. Per questo all’erta, svegliamoci dal torpore al quale lo scorrere del tempo a volte ci condanna e buona giornata della memoria a tutti.