Ultima modifica: 27 Novembre 2019

Per ogni donna uccisa, violentata, offesa siamo tutti parte lesa.

A volte sono proprio i ragazzi a dare l’input giusto per cominciare a lavorare su un tema così delicato, controverso e dibattuto come la violenza sulle donne. Ragazze e ragazzi che, con la consapevolezza di piccoli adolescenti in crescita, realizzano cartelloni significativi per la celebrazione della nostra giornata del 25 Novembre 2019 nella sala conferenze della Scuola Secondaria di primo grado Dante Alighieri illuminata per l’occasione con una intensa e suggestiva luce rossa. Perché uno stupro non è mai giustificato neanche quando sembra che lei ci possa stare, nemmeno quando lei è ubriaca o indossa la minigonna, nemmeno quando lei sorride o ammica con fare malizioso: un no è sempre un no and a dress isn’t a yes. L’impegno di docenti e alunni si è manifestato anche nell’elaborazione di video nei quali i ragazzi si sono resi protagonisti fotografando se stessi con i volti tumefatti e lasciando, a noi adulti, importantissimi messaggi sui quali poter riflettere. Tanti i simboli e i momenti di dialogo hanno reso più forte il messaggio: i nastrini rossi contro la violenza indossati dai nostri studenti e l’incontro degli studenti con le istituzioni civili.

Splendide le musiche senza tempo che celebrano l’altra metà del cielo; una su tutte, Woman di John Lennon che in un passo recita: Woman, I know you understand the little child inside the man, please remember my life is in your hands. Sí perché anche gli uomini peggiori, i più terribili e insensibili sono figli delle donne e sono stati bambini nelle loro braccia.

Per questo l’esempio deve partire dagli uomini, nostri figli e nostri alunni, che per primi devono essere portatori di un pensiero positivo in una battaglia di civiltà, da interpretare e rendere vivo con le loro compagne per un futuro migliore.

Ringrazio ragazzi e colleghi che hanno accettato le mie fantasie positive in un mondo spesso cattivo e inaccettabile.

 

Prof. ssa Mariligia Giovane